[Post-fatto: oggi @viviana_mazza
sul corriere ha scritto un pezzo, dove a margine viene citata la #FollowWishlist – Sempre oggi pubblicherò “il manifesto” giusto per non essere troppo seri, con una buona dose di ironia. Qui sotto il post scritto una settimana fa. Oggi è sabato, non siate timidi, usate in alternativa il tag #fwlist più corto e veloce]

* * *

Gli Hashtag non nascono in natura sugli alberi. Sono una creazione umana, o meglio di quella parte del genere umano che usa Twitter. Ogni giorno, qualcuno ha scritto giorni fa (non ricordo chi, scusate! Scusami!) un hashtag si sveglia al mattino e sa che deve correre più veloce delle normali parole. Anche questo è vero. La vita dell’hashtag è durissima.

Così è da ieri che penso a come potermi fare seguire da persone che io seguo su twitter e che mi piacciano per quel che dicono e come lo dicono (non tutto, non sempre, come è giusto che sia). Esclusa l’opzione “ciao mi segui?” che è tanto squallida quanto deprimente, provo sempre a interagire con loro e spesso capita che poi mi seguano, ma molte volte no.

Ieri era giornata di #FollowFriday e non avrebbe avuto senso: le timeline sono intasate. Oggi mi sveglio, sapendo di dover correre più del solito, e faccio partire il Tweet “#fw ovvero la mia prima follow whishlist. Mi piacerebbe essere seguito da: @insopportabile @tazzinadi @Amalianda @quinta @silvia_carbone“.

Mi risponde dopo pochi secondi @tazzinadi: “@roccorossitto 😀 bella idea la #FollowWishlist! @insopportabile @Amalianda @quinta @silvia_carbone“.

A questo punto, qualche minuto fa, qualche altro scambio di tweet con @quinta e @insopportabile (entrambi hanno apprezzato) per capire se usare altri hashtag tipo #fw o #ffw (già usati però per altro) e il parto è compiuto.

Oggi e nato: #FollowWishlist

Adesso che succede? Che “la rete” o meglio gli utenti di twitter potranno utilizzarlo come vogliono e se lo vogliono. Un hashtag ha le probabiltà di vita di uno spermatozoo.

I miei consigli d’uso sono:
1) utilizzatelo il sabato, il venerdì la timeline è troppo intasata.
2) evitate di inserire nella #followwishlist i “uips” che usano twitter e non dialogano con i propri followers.
3) usate #followwishlist con persone che seguite da un po’ e con cui veramente vi trovate in affinità, o almeno con cui credete d’esserlo.
4) non vi incazzate se poi la persona che avete messo in lista non vi segue: è la vita, è giusto che sia così.

Ma come sempre, un hashtag si sveglia al mattino e non saprà come e se verrà usato.
Buon #FollowWishlist a tutti.

AGGIORNAMENTI

Ore 11.21. Ho fatto una ricerca e sorpresa! (stupido io!) il post sull’hashtag che deve correre veloce al mattino è di @insopportabile che non a caso era nella mia #followwishlist 🙂

13 novembre, ore 10.28. Dunque? Ieri l’Hashtag è nato, c’è stato un po’ di movimento, retweet, mention e qualche lista. Adesso il prossimo passo è la stesura di un “manifesto” e la relativa traduzione in inglese, spagnolo, tedesco e francese. Si cercano compagni d’avventura.