Mi è sempre piuciuto mescolare un po’ le carte: prima erano le cassette, poi i cd anche se con i masterizzatori non sono mai stato bravo, così come con le playlist dei video di youtube. Adesso tocca a Spotify: fare le playlist non è mai stato così semplice da un punto di vista tecnico.
La differenza sta, come sempre, in cosa ci metti dentro.
Mi ritaglio certo la possibilità di ascoltare in maniera random album interi o scoprire musica, ma ho però il bisogno di avere dei punti di riferimento in musica. Così, per alcune cose che faccio, ho bisogno di una certa colonna sonora che sia varia pur mantenendo un filo conduttore.
Piano (Devo scrivere)
Questo c’entra però con il fatto che ormai da qualche anno non lavoro più (solo) da casa, ma vado da +Add Design dove ho uno spazio che ovviamente condivido con altre persone e la musica è una di quelle cose che divide e unisce. Così come tutti gli altri rumori di un ufficio. Ma se devo scrivere, devo scrivere. Il silenzio sarebbe ideale, ma l’ideale non è spesso reale.
Così ho iniziato a selezionare un po’ di brani che favoriscono la scrittura, la mia almeno. Mi permettono di assentarmi dal contesto e di concentrarmi. La cosa bella è poi che la playlist è condivisa, chiunque può aggiungere brani. Unica regola non scritta: rimanere nel mood della playlist, ma questo lo si intuisce.
Dentro ci troverete varie cose, alcune le ha messe Claudia (@tigella) che ho scoperto essere una appassionata di playlist: questa la mia preferita tra quelle sue. Non vi resta che ascoltare: se vi piace iniziate a seguirla e soprattutto aggiungete brani.