Non credo nelle “guide definitive” che spiegano qualcosa che si apprende attraverso il vissuto, ovvero guide che spiegano “processi”, soprattutto in corso, ma anche millenari. Non leggerei mai ad esempio “la guida definitiva all’innamoramento”.
Quindi, ignorate pure il titolo che Gregrory Pouy ha dato a questa presentazione: è fuorviante, è un titolo enfatico. Superato questo però, la presentazione organizza degli spunti interessanti. E’ un po’ lunghetta, ma se si vuole andare un po’ in profondità ci vuole tempo, la superficialità è per chi ha fretta, no?