Catania – piazza Currò, 6 – 095.7233010
Cos’è che può fare la differenza in uno Ostello della Gioventù? Beh, di parametri ce ne sarebbero tanti. In quello di Catania, però, una cosa unica: un fiume sotterraneo. Visibile! Già, si chiama Amenano. Poche le fonti in merito, ma pare che fino al 252 a.C. alimentasse il Lago di Nicito, che ora non esiste più e siamo in pieno centro cementificato. Dunque si fanno delle scalette, si scende in profondità e lì il fiumiciattolo sembra farsi gli affari suoi, nello spazio natuarale che c’è i tavoli. Spettacolo. Perché poi questo ostello negli anni è diventato anche un posto dove si mangia e beve. Tutto iniziò con le feste reggae del lunedì alcuni anni fa, ora non c’è giorno che non ci sia il pienone, tra ragazzi che spuntano con borsoni, visibilmente stranieri e ragazzi visbilmente locali. Ma dove si trova esattamente? Tra il famoso mercato del pesce, ‘a pescheria’, e il Castello Ursino, fondato da Federico II nel XIII secolo. Verebbbe da dire: “…e la Sicilia, bellezza!”
PRATO Cantieri Culturali Ex_Macelli e altri spazi della città
Prendete bene nota: 30 settembre 5 ottobre. Dove? A Prato. Cosa? La quarta edizione di FREeSHOUT!? ovvero un festival sulle tendenze della creatività contemporanea Ci saranno Designers, illustratori, fotografi, musicisti, djs, videoartisti, cuochi, scrittori, scultori che si confronteranno e stupiranno. Dunque la domanda è: dove va la creatività oggi? La risposta, o un tentativo, nelle varie anime del festival come l’esposizione dei 20 lavori selezionati nel concorso You Cube!? dove gli artisti dentro un cubo di 2X2X2m proporranno un’opera originale. Ci saranno anche percorsi didattici per i più piccoli con FREeKIDZ!, perché i bambini hanno un approccio senza molti preconcetti nei confronti dell’arte. Non mancheranno dibattiti, dj-set, performarce, soprattutto artisti che in giro per la città ne combineranno delle belle: provate a vedere che situazioni mette su Mark Jenkins con le sue sculture al nastro adesivo (tapesculpture.org) o il geometrico (Truttag truthtag.com). E per finire arte e cucina: i Gastronauts allestiranno una “micro-cucina” in un cubo. Buon appetito.
Rodeo, settembre 1009
Piazza Vittorio Emanuele III – Catania
Ci sono dei punti sparsi per la città che sprigionano freschezza e trasudano storia. I “chioschi” a Catania sono come un’oasi nel deserto. La loro è una storia antica che ha – si narra – origine nella cultura araba. Lo sviluppo, comunque, avvenne nei primi del novecento. Sono piccoli di solito e vendono delle bibite fresche. Ovvero degli sciroppi (magici?) che allungati con acqua (rigorosamente seltz) rinfrescano, dissetano, stupiscono. Nulla a che fare con quelli in commercio. Qui sono rigorosamente fatti in casa e ognuno tiene segreto il processo: menta, orzata, tamarindo, mandarino verde e/o arancione, fragola, etc. E poi quel “sale&limone” che scaccia via la sete. Dalla mattina alla sera sono sempre affollati, da anziani e da giovani, da turisti o professionisti. Soprattutto: d’inverno e d’estate. Già, in estate: sono luogo di ritrovo pre e post “serata”, che sia discoteca o concerto, locale lounge o in riva al mare, la chiusura spesso è qui. Ognuno ha il suo preferito: ma tutti concordano che Giammona ha una marcia in più. Non a caso la piazza dove si trova è conosciuta soprattutto come Piazza Chioschi.
Rodeo, settembre 2009
Mercati Generali – Catania – tel. 095.571458
Flow.er n°4, 27 e 28 giugno: l’elettronica incontra il profumo di Sicilia. La chiave di lettura è sempre la stessa, lungo le tre edizioni precedenti e quella che si accinge a compiersi. L’una da forza all’altra.
E se il profumo dei Marcati Generali (club storico, eclettico, finito nella Top Ten Club around the World del “The Guardian” nel gennaio 2008), che ospita e produce il festival (insieme a CreaE20), è sempre fresco, la lista di chi suona cambia ogni anno con nomi ricercati, ma non troppo. Con dj in voga, ma senza esagerare. Ad esempio: Merrill Beth Nisker in arte Peaches, o Robert Owens (chi ricorda la sua “house” in a Chicago negli ’80?) o Michael Fakesch (che insieme a Chris De Luca è stato la metà dei Funkstörung). Ancora: Kalabrese e la sua “Rumpelorchestra”, per l’Italia Tying Tiffany in concerto live, e Kikko Solaris & Salvo Dub. Infine Geoff White. La lista però è in movimento, dunque conviene tenere d’occhio il myspace.com/flowerfestival per scoprire qualche chicca dell’ultima ora. Flow.er è una buona scusa per venirsene in Sicilia, o viceversa: decidetelo voi.
Via Capitano Bocchieri, Ragusa Tel. ++39 0932 651265
Il segreto sta nella risposta alla domanda che al ristorante Duomo si pongono ogni sacrosanto giorno in cucina: “Innovazione o tradizione”? In una viuzza alle spalle del Duomo di San Giorgio a Ragusa Ibla, il ristorante di Ciccio Sultano è un luogo di culto del cibo. Un posto dove la cucina siciliana, fatta di mare, aria, campagna e montagna diventa poesia e arte.
Non solo per la forma, soprattutto per la sostanza. Da questo “divenire” che è la sua cucina è nato un Film+libro+contenuti extra che proietta il mondo magico della Sicilia, della sua cucina, della sua storia dentro quello, altrettanto alchemico, di questo cuoco. Ridurre tutto ad un documentario sull’arte di Ciccio Sultano sarebbe un torto. E’ qualcosa in più. Un segreto, appunto. Come nella risposta a quella domanda: “Innovazione o tradizione”? Nei contenuti extra de La Variante Sultano quando alcune ricette prendono vita, questo segreto, a poco a poco, si svela. Non del tutto, per fortuna.
Ragusa Ibla – Piazza Duomo, 20 – +39 0932 228989
Proprio adiacente al nobiliare Circolo di Conversazione, un posto dove il tempo sembra essersi fermato all’ottocento, con la gran sala da ballo in velluto rosso e le stanzette per discutere leggere e giocare a carte. Quest’ultime divise ancora in “maschi” e “femmine”. Proprio lì accanto c’è Gelati Divini.
E’ il cuore barrocco dell’antica Ibla, a Ragusa, patrimonio dell’Umanità dichiarato dall’Unesco. Alzando gli occhi il gioello, la cattedrale di San Giorgio, voluttuosa, sembra caderti addosso. E’ con questo palcoscenico che quei gelati meravigliosi per tutto l’anno deliziano palati siciliani e stranieri. Alla liquirizia, al liquore, al cioccolato piccante o quello all’arancia. Alle mandorle, alle more, alle carrubbe, a varie tipologie di frutta e al vino. Al gelsomino. Se ne trovano di stravaganti, a seconda della stagione. Un piccolo covo, con la gente che affolla lo spazietto di fronte e si poggia sul muretto del Circolo, con un bel cono gigante, in barba forse al bon ton, ma con un bel sorriso stampato in faccia e spesso e volentieri con dei baffi al gusto divino di gelato.
Interno porto Banchina#19 – Catania
Catania la si può vivere e vedere in tanti modi e in tanti posti. Ci si può perdere dentro, tra le viuzze o la si può ammirare dall’alto: ad esempio se si sale verso l’Etna. Oppure dal mare. E se non si dispone di una barca basta andare al porto, e camminare lungo il braccio artificiale, e voltarsi solo alla fine: la città apparirà dolcissima col suo skyline barocco, e il vulcano dietro imbiancato o rosso color lava, di tanto in tanto.
Al ritorno ci si può fermare a La bitta, un chiosco esagonale molto di tendenza ultimamente, aperto dall’alba al tramonto, e molto affollato per l’ora dell’apertivo domenicale, pre-pranzo o pre-cena: bevande rinforzate da stuzzicherie siciliane, come gli arancinetti ed esempio. E poi tutto quello che si può bere in un bar con l’aggiunta dei tipici sciroppi di frutta che tanto dissetano nella bella stagione i catanesi. Così, tra un cocktail e una passeggiata, il porto di Catania, malinconico e affascinante, rivive e non viene abbandonato ai soliti cargo o ai soli proprietari di barche e yacht.
Catania – via Pantano, 77 – 095 7463306
Sono esposti tutti in bella vista. In fondo alla sala. Il banco è sul lato sinistro e dietro li trovi trasparenti. Sono grandi barattoli di vetro: dentro c’è il tè. Altamira è un po’ una “casa del tè”: ce ne sono provenienti da mezzo mondo, di varie varietà e gusto. Di speziati e alla frutta, di neri e verdi. E così via. Ma non di solo tè brilla questo piccolo rifugio. Le torte: un dolce svenire. Stanno di fronte al bancone, che verrebbe voglia, al passaggio, di infilarci un dito o staccarne un pezzetto. I gusti variano, ma la sacher o quella alle mandorle restano in bocca anche fuoriusciti dal locale.
Poi ci sono anche: insalate, torte, vini, liquori. Ma il tutto sta nel tè e nelle torte. Nell’atmosfera raccolta: piccoli tavoli, tutti vicini, poco spazio per muoversi. Nel “muro delle riviste”: d’arte, letteratura, di genere, di introvabili, di improponibili. Nei colori delle “quinte” in legno, colorate di colori diversi. Tinte unite che vivacizzano e riscaldano. Nella porticina piccola all’ingresso: è chiusa, per entrare bisogna suonare.
Il nome potrebbe apparire come un programma. Una pregiudiziale positiva/negativa a seconda del punto di vista. Invece. Invece il Glamour è un oasi. E’ in pieno centro, ma è appartato. Ci trovi tanta gente, ma non c’è confusione inutile. Un localino in cui vai a bere a prezzi normali, e sai che di sottofondo trovi musica che non ti disturba, anzi. A volte è un dj, a volte un live. L’arredo, varia. Ma alla lunga è colorato, caldo, accogliente, psichedelico, sciccoso. All’esterno: i tavolini fuori ci sono sempre. Per capirci, se i posti dove andare in centro diminuiscono in qualità e aumentano in quantità, il Glamour tiene alta la guardia e a secondo dei giorni trovi sempre qualcosa di diverso, che sia una serata particolare, un concertino di Improvvisatore Involontario (una comune bizzara di artisti siciliani), un qualcos’altro. Uno di quei posti che suggerisci per fare bella figura e non sbagliare mai, quando qualcuno viene da fuori e ti chiede un consiglio. Sono in rimasti in pochi in città, meglio tenerseli stretti.
Sembra già di sentirlo l’odore del cous cous tra le viuzze di San Vito lo Capo, fino alla riva del mare, che attraversa la spiaggia di sabbia bianca finissima. Quest’anno, nella cittàdina siciliana in provincia di Trapani dall’anima mediterranea e il volto arabo, il Cous Cous Fest compie dieci anni . Sarà un esplosione di sapori, di colori, di volti meticci, e di profumi. Dal 25 al 30 settembre all’insegna del piatto che unisce tutto il bacino del mediterraneo. Lo cucineranno in tanti modi, col pesce e con la carne e chissà con quali altri ingredienti: alla gara internazionale sono otto i paesi concorrenti e quest’anno si aggiunge la Mauritania. La costa d’Avorio deve difendere il suo titolo. Presidente di giuria quello Stefano Bonilli editore-direttore di Gambero rosso. Ma gli intrecci non finisco qui: musica e letteratura con Khaled e Nicolò Ammaniti. E poi un Gianfranco Vissani che proporrà il cous cous attraverso una ricetta inedita studiata appositamente per i dieci anni del Cous Cous Fest e ispirata alla Sicilia.
Non c’è un punto di partenza. Né di arrivo. Un grand-tour per viaggiatori in Sicilia non può avere riferimenti, solo idee, frammenti, gusti. La granita al limone, ad esempio. La più buona la fanno a Savoca, in provincia di Messina. Un paesino arroccato alto alto. Ci vedi il mare di sotto. E’ a 20km a nord da Taormina, tutte curve e poi nella piazzetta centrale un bar piccolo con tavolini fuori. Dentro la Signora la fa a mano e sembra che ti mangi il paradiso. Qui ci girarono pure il padrino. O il pistacchio.
Il pistacchio lo devi mangiare solo a Bronte, sull’Etna. Ha un colore violaceo. C’è il gelato, l’arancino, la pizza. Tutto. Nella città delle cento chiese, Modica, il barocco ha il gusto del cioccolato. Qui lo fanno come gli antichi Maya e Aztechi. Nel 1700 la tradizione arrivò con gli spagnoli. Si tramanda solo oralmente e alla pasticceria Bonajuto ci fanno i dolci al cioccolato anche con la carne. Il cannolo, quello classico è buono ovunque, ma a Catania da Savia, di fronte alla villa Bellini meriterebbe l’Oscar. E l’arancino pure. Ma la lotta è dura perché sotto gli archi della marina L’etoile d’or non conosce rivali. A sud di ogni sud, nella punta estrema tra Portopalo, Pachino, Avola, iniziano le distese del pomodorino dolce come le cieliege. E il vino. Il nero d’Avola che qui ha un sapore diverso.
E’ possibile sostare lungo la strada per comprare il pomodorino (anche secco e sott’olio) e il vino. E Palermo? Palermo è sempre la capitale e se una volta persi tra i vicoli della Kalsa ci si imbattesse in una qualunque pasticceria, la cassata di ricotta è un must senza nessun confronto. Come le panelle fritte calde, o la “stigghiola” o il pane con la “meusa”. Ma non c’è sosta e allora a Menfi in provincia d’Agrigento fanno un bianco che ghiacciato ridà forza e slancio per un gelato al gusto di vino servito da Gelati Divini a Ragusa Ibla, a un passo dal Circolo di Conversazione, intatto come nell’ottocento, imbevuto di sfarzo e fascino. Oppure, annoiatevi dietro un viaggio organizzato, in un bell’hotel a 5 stelle. Non ne mancano…
Mercatigenerali – Catania, 22-23 giugno 2007
www.flow-er.com
Ad inaugurare l’estate “ufficiale” (ma il caldo è già arrivato da qualche tempo) ci penserà la terza edizione di Flow.er flussi sotterranei festival. Dedicato alle musiche elettroniche, come di consueto, si svolgerà ai Mercatigenerali di Catania tra gelsomini, palme, aranci e il boschetto di fichi d’India. La novità di quest’anno è che Gilles Peterson (al secolo uno dei pionieri dell’acid jazz, nonché conduttore di Worldwidesu BBC Radio 1, nonché dj influente e rinomato talent scout) avrà la direzione artistica della sera del sabato. Non è cosa frequente che un “nome grosso” del giro che conta decida di venire in Italia non solo per suonare ma anche “per fare”. Lo stesso Peterson si esibirà con Rob Gallagher, ex voce dei Galliano. La line up, comunque, è da brivido. In ordine sparso: Howie B, My Robot Friend, Andy Vaz, Kikko Solaris & S.Dub, Disco Drive, Fabrizio Mammarella, DeepAlso, José James Quartet, Simbad, Koom.h, Port-Royal, Myklo, Stefano Zorzanello. Non mancherano vjs e live performance. Serve altro?
Catania, scalinata Alessi
Tel: 095 313792
Immagini del Che, di Marx, di Engles. Di Fidel, di Cuba, della falce e del martello. Un posto così non lo si trova neanche a Cuba. Ancora: le copertine del Manifesto con Papa Ratzinger e le vignette di Vauro sulle guerre. Prezzi politici, veramente. Trattoria tipica siciliana e cucina etnica, vini buoni, “ron” cubano e niente coca cola. Il Nievski è uno dei locali storici del cuore di Catania, che quest’anno ha compiuto vent’anni. La scalinata adiacente, con quel migliaio e più di ragazzi che ci vanno di sera, è conosciuta da tutti come scalinata Nievski anche se il suo nome è Alessi. Alla fine le tre chiese barocche di via Crociferi: le più belle della città. E’ un posto che resiste e resistente, il Nievski. Non un centro sociale per “communisti”: dentro ci trovi gente varia, che tenta di sfuggire all’omologazione e al “redubull&vodka”. “Niente skifezzen” c’è scritto su un cartello. E poi si mangia veramente bene. D’estate, spesso e volentieri, quando il caldo attanaglia: “Birra gratis per tutti!”
Catania Via San Lorenzo, 20.
Nel vecchio e rinato quartiere della Civita di Catania c’è vita. Da qualche mese alcuni locali trandy hanno aperto i battenti creando vie di fuga dai consueti circuiti notturni. Uno di questi è il Mammut. Stile elegante e cool, luci soffuse, line accoglienti e soprattutto mostre d’arte, “altro giezz”, improvvisazioni, incontri. La base di tutto è il ristorante e il wine bar, ma anche la sala da te. Frequentazioni non giovanissime: agli over trenta piace ritrovarsi in luoghi sempre nuovi e ricercati.
Tel.: 095.7152355 – mammut.ct.it
Catania.
Solo quando ti ci perdi dentro ti rendo conto di cosa può essere Catania. La Civita è il suo quartiere più antico e un tempo era abbracciato al mare. Poi ci costruirono il porto e la ferrovia. Poi siamo ai giorni nostri e pian piano è diventata dimora di locali, ristoranti e non solo. La Chianca e il 17 in Piazza Duca di Genova: abbastanza glam. La Fiaschetteria (in precedenza Biò) all’interno di una ex stalla dell’incantevole Palazzo Biscari. Nel reticolo, ma devi scovarlo, ci trovi il Cb_lounge: aperitivo e meeting point all’interno della Cappella Bonajuto. Il Mammut, che del “fusion” ha fatto una ragion d’essere. E’ spazio espositivo: foto e pittura. Concerti e reading. Soprattuto ristorante: fagottini alla crema di zucca con fonduta ragusana, o filetto agli agrumi in granella di mandorle e pistacchio. A piazza San Placido, il Teatro Club e la pasticceria di Nonna Vincenza, barocca anche nei sapori. Su tutto, il quartiere: case e casine, scorci e squarci, archi e volte, ricordi e memorie.
Via Landolina 64-70
Luogo “storico” del centro-storico catanese. A qualche metro da piazza Teatro Massimo è uno dei luoghi di culto della movida etnea. Da poco più di un anno s’è ingrandita rifacendosi il look. Da una parte la Chiave Bianca, più “chic” e raffinata: chiacchiericcio, buon vino, aperitivi e liquori. Dall’altra quella Nera, più underground e alternativa: concerti rock, rassegne jazz&blues, visioni e trasgressioni, dj-set infuocati a tempo di breakbeat. Col bel tempo tavolini fuori che il caldo non lascia scampo
Via Monserrato, 9 – 95128 Catania – Sicilia – Tel: 340.6259589
No, non ci sono quattro stanze in realtà. Ce ne sono sei, su tre piani e in centro. Esattamente dieci passi e si è nella parte alta di via Etnea che a guardarla all’insù vedi il vulcano e a guardarla all’ingiù vedi il mare. Alle spalle c’è piazza Borgo, che in febbraio, in occasione della festa di Sant’Agata, è il centro dei fuochi d’artificio in suo onore. Spettacolo e fede, misto a meraviglia e folklore. Intanto nelle stanze, tutte con aria condizionata tv, dvd, colorate vivacemente un po’ ‘sixties’ e un po’ ‘Pollock’ si trovano accessori d’arredo e di modernariato, design diffuso e chiaramente in vendita, se richiesto. Poi il living space nella mansarda per la colazione e un piccolo terrazzino, per i fuochi certo, ma soprattutto per il fresco e le stelle d’estate: sembra toccarle. A corredo del pernottamento una serie di servizi: dalle escursioni diurne e notturne sull’Etna, al noleggio bici, moto, scooter e, fondamentale, al garage. Unico difetto? Non incontrerete Antonio Banderas o Bruce Willis come nel film.
Ci piace immaginarlo con i suoi occhiali neri ben saldi, la sigaretta pendente, il volto e il corpo granitico e una scarica di energia da far confluire sulla sua chitarra. Chissà, forse sarà proprio così Lou Reed nel suo Winter Tour, mentre intona Walk on the wild Side. Undici le tappe in Italia: si partirà da Firenze il 24 febbraio, poi Mantova (il 25), Milano (il 27), Piacenza (il 28), Roma (il 1° Marzo), Perugina (il 3), Ravenna (il 4), Teramo (il 5), Catania (il 7), Napoli (il 9) per chiudere (in bellezza!) a Pordenone il 12.
Catania. Via Milano, 29.
Per metà show room di interior design, (con i divani della HandMadeSofa, le lampade e i tavolini dalle forme morbide, le porte della Rimadesio e altro ancora) e per metà living space cafè, aperto dalle 10 a mezzanotte. Stile essenziale, linee geometriche dove i neri e grigi si scontrano con il rosso degli accessori. Nei bagni, asciutti, è una lampada “molecolare” ad irradiare vita. Il menù del ristorante è alternato con citazioni letterarie. Tra i ravioli con semi di papaveri e un vitello alla crema di basilico e mandorle ci si può trovare uno Shakespeare o un Leopardi, tra un risotto al nero d’Avola e le linguine alla bottarga spunta anche il filosofo Manlio Sgalambro. I tavoli sono trasparenti e i puf neri in pelle. Tra i vini primeggia la produzione siciliana. Scelta d’eccezione per il rum, il wisky, la vodka. L’aperitivo alla domenica è accompagnato da suoni buoni. Perché l’aspetto sarà glaciale, ma l’atmosfera è calda e se tutto ciò che è esposto è in vendita, la qualità, qui, resta ben salda.
ohmliving.it
Catania.
L’ultima arrivata, lo scorso maggio è Jane, londinese dall’accento inconfondibile e da un italiano istintivo. Al 38 ha aperto The Shop, una stanza piccola più o meno rettangolare, con dentro “fashion from London”, vistiti sixty, cappelli buffi, gadget kitsch tipo fermacapelli a forma di corona o accendini con la bandiera britannica. Ha lasciato Londra perché il marito, catanese, è voluto tornare. Dice Jane: “la via Santa Filomena è molto cool, mi trovo bene e tutti sono simpatici”. Già, si respira una bella aria. La zona è quella centrale della città etnea, è nel cuore di Catania ma riesce a mantenersi appartata, distaccata, eppure è parallela alla rumorosa via Etna. Ad un passo da Jane c’è Boduaire 36, un negozio di “profumi” (non una profumeria!) in stile Profumo celebre libro di Suskind Patrick e ancora, di fronte, Tendenze storico negozio di vestiti usati che pian piano si è distinto offrendo capi ricercati non solo di seconda mano. Giù in fondo invece c’è la sartoria di Giorgio Randazzo, il nonno, che aveva lo stesso nome, l’aprì nel 1926. “La clientela è varia, da notai ad avvocati a gente qualunque che viene per le riparazioni”. Giorgio ha il metro attorno al collo, e fuma una sigaretta e il tempo sembra fermarsi. Qualche passo ancora e c’è anche la sartoria del padre e in cerchio tre o quattro persone, uomini, a cucire seduti su sedie piccole, di vimini e rettangolari. Il tempo è ancora fermo. E’ questa l’atmosfera nella via Santa Filomena, una lentezza d’altri tempi. L’attrazione è l’unione tra il moderno e la tradizione. Anche nella ristorazione: al numero 10 c’è il Sale Art Cafè con menù particolare e ambientazione “lounge”, a qualche passo invece c’è una trattoria tipica catanese, ancora avanti Yoghi&Bubu con cucina internazionale e di fronte RossoMela, un internet caffè. E poi il vetraio, un giovane sulla trentina che fa creazioni con il vetro. E’ stretta e lunga la via, i negozi sono uno di fronte all’altro, da una parte si è in via Umberto, via dello shopping e dei balconi barocchi, dall’altra si incrocia la deliziosa via Pacini e l’inizio del mercato quotidiano: profumi e suoni di una sinestetica Catania.
Catania. Cappella Bonajuto, via Bonajuto 5/13, Civita di Catania
A Catania, vuoi per antiche tradizioni, vuoi per condizioni climatiche, “l’aperitivo” non è mai stato di tendenza. Ora, da qualche mese, questa usanza dura a morire è morta e sepolta. Tutto merito dei tipi dei Mercati Generali (club storico della scena catanese) che con Cb luonge stanno registrato il tutto esaurito. Nel cuore del quartiere popolare della Cività, all’interno della Cappella Bonaiuto, il giovedì e il venerdì si registra un tutto esaurito continuo: dalle 19 alle 01. Il mobilio è abbastanza minimal: divani bianchi, puff bianchi e qualche grande cuscino nero. Ma in questo caso è il contenitore (più che il contenuto) a fare la differenza: una cappella bizantina del VII-VII sec. d.C su due livelli, dove il sacro si unisce al profano. A questo va aggiunta una consolle dove può suonare solo chi dj non è, per selezioni libere e ricercate. Stuzzichini di vario tipo, cous cous e torte invitanti: dell’ottimo vino rosso, spesso e volentieri siciliano, non manca mai. Ovviamente!
“Sette giorni per affrontare i temi più svariati con i punti di vista di oltre 50 registe, la possibilità di comprendere il significato di libertà di scelta nel lavoro, nella famiglia e in amore, di comprendere quanto influenzino scelte e futuro i confini etnici e culturali, le recinzioni forzate che tutt’ora esistono e la conseguente emarginazione fisico-psicologica.” Così si presenta la 12a edizione del Festival Internazionale Cinema delle Donne che accenderà i suoi riflettori a Torino dal 7 al 14 ottobre. Il carattere del festival è assolutamente multitematico così come è sfaccettato (e meravigliosamente complicato) l’universo femminile. Dodici lungometraggi, quattordici documentari e venti cortometraggi provenienti da tutto il mondo: Hong Kong, India, Canada, Brasile, Russia, Francia, Olanda ecc. Infine anche i più “piccoli” avranno il loro spazio con proiezioni di corti e film dedicati all’infanzia, alla adolescenza e alla giovinezza. In più: mostre, dibatti, feste.
Info + 39 011 44 07 801 festivalcinemadelledonne.com
TORINO, DAL 20 AL 25 OTTOBRE 2006
E’ lungo 6 sezioni l’asse su cui scorre il ritorno, dopo una breve pausa, di Golem. Il festival, dedicato all’intreccio tra arte contemporanea e cinema, tende a trarre ispirazione dalla sperimentazione e dalle innovazioni dei nuovi linguaggi. La retrospettiva è dedicata ad Andy Warhol e Bill Viola. La chicca sarà la finestra sul Prix Arselectronica di Linz, una delle più importanti rassegne mondiali sulle arti elettroniche. In concorso i giovani con video e progetti di installazioni e performance
associazioneassociazioneorsa.com
Il primo è uno shoowroom piccolo, grazioso e colorato, aperto solo il pomeriggio dove è possibile comprare oggetti di design realizzati con materiali vari (anche di riciclo), dalla plastica al matricrilato, dal ferro al rame, al vetro e affini. Lampade, bijoux, tavolini, specchi, portacd, orologi, portalumi e mille altri piccoli e superflui articoli del vivere quotidiano. Il tutto rivisto e slegato da forme scontate. Alcune creazioni vengono realizzate e distribuite per i mercati europei. Inoltre Utilis progetta e realizza arredamenti d’interni ed allestimenti scenografici.
Il secondo è uno spazio di 400mq, nel quartiere popolare del Fortino su piazza Palestro luogo ibrido e multietnico. Una factory dove le idee prendono forma passando dall’immaginario al reale. Pareti colorate, bagni con mosaici di vetro, soffitti variopinti. Lo spazio è aperto al pubblico e numerose sono le attività, dai corsi di danza afro e del ventre, ad eventi artistici e feste assolutamente poco pubblicizzate e dunque molto esclusive.
CATANIA. Via cristoforo Colombo, 24
C’è un modo nuovo di dormire a Catania. Non un normale Bed&Breakfast, ma uno stilosissimo Bad, bed&breakfast and design. Ovvero: un palazzo del 1800 nel cuore di Catania a due passi da tutto ciò che c’è da vedere e da vivere in città: mare, pescheria, Piazza Duomo, via Etnea, Piazza Università, etc. Le stanze arricchite da pareti colorate, lampadari e sedie delle nonne, pezzi di arredo di design e in alcuni casi carta da parati assolutamente anni ‘60/’70. Tutto un po’ eccentrico e variopinto, con molto gusto, come nella stanza per la colazione in mansarda:pavimento nero, tetto bianco, una parete fucsia a dare il buon giorno e una amaca per chi proprio non ne vuole sapere di svegliarsi. Nell’ingresso, tra divani e sedie, per un relax comune c’è sempre una mostra di fotografia di giovani artisti. Nelle stanze: il bagno, la tv, il lettore dvd con casse per sentire anche la musica e ovviamente l’aria condizionata che in Sicilia è un must per la sopravvivenza. I prezzi poi sono competitivi.
21-23 settembre – Stazione Leopolda, Viale Fratelli Rosselli 5, Firenze
Da metà dell’ottocento fu una stazione ferroviaria, ora invece è un suggestivo (e rinomato) centro per le arti. Qui alla Stazione Leopolda la tradizione architettonica incontrerà l’innovazione musicale per la prima edizione del Nextech Festival dedicato alla musica elettronica e all’ambiente visivo. Dall’ora dell’aperitivo a notte fonda, per esperienze sonore e visive. Immancabile il dancefloor. Qualche nome: Liars, Ellen Allien & Apparat, Andi Toma dei Mouse On Mars, dj Pascal Feos & Marc Houle.
Non è forse vero che il buon vino sta nella botte piccola? Così Neo, piccolo spazio voto (e de-voto) al design, riapre i battenti, dopo un breve trasloco, per affacciarsi in un cortiletto grazioso sulla centralissima via Etnea. Lo show-room è colmo di oggetti strambi come l’orologio fatto di cucchiai al posto delle ore o la lampada creata con la grattugia di metallo del formaggio. L’idea che sta di fondo al tutto (già dal 1998, anno di nascita di Neo) è il ri-utilizzo, il recupero e la ri-contestualizzazione degli spazi e dei materiali. Oltre alla creazione di oggetti originali c’è la riqualificazione d’interni nel grande lavoro di questo piccolo laboratorio che cerca di portare avanti “una visione poetica e umana del design”. In questo contesto poi si inseriscono le mostre di fotografia (e non solo), le istallazioni, i reading di poesia e altri interventi (sfiziosi!) culturali atti a inventare e re-inventare momenti d’incontro, dentro le quattro bianche e piccole mura di Neo Design.
Via Etnea 270, Catania. Tel +39 0957151664
www.neo-design.it – info@neo-design.it
Protagonista assoluto è il cortometraggio “come forma cinematografica indipendente dotato di un linguaggio proprio, alternativo e non subordinato a quello del lungometraggio” dice Luca Leotti dell’associazione Scarti che organizza il festival. 235 le richieste di partecipazione da circa 50 nazioni diverse. Questi i numeri della quarta edizione di Magma, mostra internazionale di cinema breve (dal 14 al 16 settembre) ad Acireale in provincia di Catania. Le sezioni in gara sono quattro: cortometraggio narrativo, cortometraggio documentario, cortometraggio sperimentale, cortometraggio di animazione e anche una sezione dedicata ai “fuori concorso”. Due le proiezioni giornaliere a prezzi ridottissimi (solo 2,50 €). L’atmosfera familiare e la cornice barocca della cittadina siciliana condiscono il tutto rendendo Magma un luogo ideale di incontro e discussione attorno al cortometraggio, ma soprattutto un veicolo per far circolare le migliori produzioni internazionali. A settembre, poi, il mare in Sicilia e ancora più bello…
Il Donostia SanSebastian International Film Festival proietterà le sue emozioni, per la 53a volta, dal 15 al 24 settembre 2005 nell’omonima città a nord della Spagna. Varie le sezioni, da quella con i film “classici” alla sessione Zabaltegi con proposte “giovani”. Tre le retrospettive: una su Robert Wise (regista del indimenticabile West Side Story) e Abel Ferrara. La terza, “Rebellius and Untamed”, riguarda l’evoluzione sociale della donna. Tra gli altri: L’Onorevole Angelina con Anna Magnani e A Woman Rebels con Katharine Hepburn.
via Quintino Sella, 28/ via Balduino, 27
Riscoprire il piacere del biologico. Così Catania si tinge di verde con vari spazi all’insegna del biologico e del macrobiotico. Tra le tappe d’obbligo: Haiku e Macramè. Il primo è un laboratorio di cucina naturale. Arredamento sobrio e spazi confortevoli. D’estate il pezzo forte è il giardino con un grande albero di fichi. Ombra di giorno e giochi di luci alla sera. I piatti dipendono dal giorno (il cous-cous marocchino non si scorderà facilmente), la birrà è biologica e prodotta nelle campagne siciliane. In più corsi e percorsi intorno al biologico e al naturale, floriterapia, libri e riviste specializzate, sala da te, feste a tema e gruppi d’acquisto naturali. Da Macramè l’arredo è più minimal e cool, con i tavoli in legno vivo a dare calore. Le pietanze, “biologiche mediterranee”,
efficaci e gustose: la zuppa di fagioli neri, farro e finocchietto selvatico; il pane casalingo fatto in cucina, le polpette di soia. In più lo shop Art-Eco, con saponi naturali, magliette, collane in resina e altre diavolerie naturali.
haiku-ct.it – 095 530 377 – macramè: 095434600
Metti un bel giardino d’aranci, delle palme rigogliose, degli alberi di ulivo e di limoni, di carrubi. Fichi e fichi d’India. Palme e noci. Fiori di gelsomino. Metti un grande albero di gelsi e delle rose colorate. Sei appunto a Il Gelso e le Rose, Bed & Breakfast immerso nella tipica campagna siciliana. L’Etna è lì, sullo sfondo e ti si mozza il fiato. E’ l’ideale per rilassarsi, nelle ombre tra gli alberi. E’ funzionale per muoversi, in posizione strategica tra Catania, Siracusa e Ragusa. C’è da perdere la testa a mangiare la granita fatta in casa al gusto di gelsi e quando arriva il caldo, una piacevole sorpresa accoglierà gli ospiti. Poche le stanze (ben attrezzate e arredate con gusto) per non perdere il sapore del sentirsi a casa, in campagna. I prezzi sono modici e i bambini sotto i sei anni non pagano. A seconda della stagione è anche possibile assistere alla preparazione di conserve tradizionali: avete mai mangiato le scorzette di arance, o la mostarda di fichi d’india?
www.ilgelsoelerose.it
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Nelle cose della Sicilia orientale il vulcano Etna, qui chiamato al femminile “a muntagna”, c’entra sempre. Così un festival eclettico in riva al mare, a Catania, prende il nome di Vulcanology. L’evento durerà tre giorni (14-15-16 luglio) e si muoverà in maniera trasversale con approcci intrecciati: dalla musica world di Peppe Barra fino al drum’n’bass di Amon Tobin passando per l’afro-jazz di Randy Weston e il soul-funk di Roy Ayers. Interverranno inoltre il James Taylor Quartet, il gigante del folk-jazz Terry Callier e alcuni tra i migliori deejay europei come il parigino Kid Loco, il viennese Heinz Tronigger (Madrid De Los Austrias), e il Chino-Canadese Kid Koala per citarne solo alcuni. Chiusura al Moa Beach con il super guest della serata: Carl Craig, l’eclettico miscelatore di suoni da Detroit. E poi c’è l’arte con “Tele da Sdraio” che prevederà la reinterpretazione, per mano di artisti Siciliani, di un oggetto a sorpresa di uso comune. Una sorta di ready-made fra arte e design.
Il Volcano Film Festival ha visto la luce lo scorso anno con un incoraggiante successo di pubblico e di partecipazione. Quest’anno ci riprova, dal 6 al 10/8. Entro il 30 maggio si possono inviare i lavori per Lapilli, la selezione di cortometraggi europei. Sono anche già aperte le iscrizioni allo stage Sotto il Vulcano. La cornice, come lo scorso anno, è quella delle pendici dell’Etna per un “Un’eruzione in corto”
Spenti i fasti delle olimpiadi invernali saranno i milioni di decibel del TTFF a risvegliare il luglio torinese. Si parte con l’accoppiata composta dal cantautore inglese Richard Hawley e dai nostri Baustelle (12/7). Poi sarà la volta di Manu Chao preceduto da Caparezza e dal gruppo francese dei La Phaze (13/7). I Franz Ferdinand (14/7) e gli Strokes (15/7) a schitarrare di gusto. Location doc: Parco della Pellerina e Murazzi del Po. I Giardini Reali saranno una new entry suggestiva e affascinante.
Catania Via Michele Rapisardi, 1/3 Tel. 0957152603
Un po’ caffetteria, un po’ libreria. Tertulia, è la prima (dal 1998) libreria/caffè di Catania in pieno centro storico, a 50 passi dallo splendido Teatro Massimo Vincenzo Bellini e a 100 da via Etnea. Un’ architettura semplice e raffinata, accogliente. Aperta dalle 16:30 all’1.30. Libri ovvio, ma anche e soprattutto torte salate, insalate alla frutta e dolci (imperdibile la torta alle fragoline di bosco), tè biologici e infusi aromaticissimi, gelati e frappè, vini di Sicilia e vini da meditazione, liquori e mandarinetti fatti in casa. Non è possibile la consultazione dei libri in vendita, mentre numerose sono le riviste a disposizione: da quelle di spettacolo a quelle turistiche, alle guide dedicate alla Sicilia e soprattutto a Catania. Frequenti le presentazioni di libri, gli incontri culturali, le rassegne jazz, le proiezioni. Da poco è possibile ascoltare e acquistare anche cd musicali. D’estate ci si sposta fuori, con i tavoli all’aperto. Al caldo e allo splendore del barocco catanese.
E’ il luogo cult per chi ama il cinema all’aperto. C’è pure la “semenza” (semi di zucca) e le noccioline americane (“calacausi”) e dei gatti che non si perdono mai un film. I sedili sono di quelli antichi. L’atmosfera è un po’ alla Nuovo Cinema Paradiso. Film d’epoca al lunedì e il meglio della stagione durante il resto della settimana. L’Arena si trova nel cuore di Catania, in una viuzza tranquilla, a qualche passo da piazza Umberto, famosa per chioschi e per le bibite al mandarino. Il celo è rigorosamente stellato.
via Vanasco, 10. Catania tel. 095.322030
Genova e il suo fascino. Vicoli e viuzze. Il porto. Genova e il cinema. Dal 26 giugno al 2 luglio, la nona edizione. Incontri e proiezioni, workshop, approfondimenti. Oltre 120 i film, molti in anteprima. Le sezioni, varie e variegate: Concorso Nazionale, Obiettivo Liguria, Oltre il confine, ABCinema, Ingrandimenti, Percorsi di Stile, Genova per noi. In più; “Omaggio a”. Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi i protagonisti. In chiusura: le presentazioni editoriali a cura della Editrice Le Mani. Ciak si gira…
Tel. 010 5573958 – www.genovafilmfestival.it
Cosa succede se la biblioteca va in giardino? Succede che a Milano dal 18 giugno al 28 luglio andrà in scena la settima edizione di “La Biblioteca in Giardino; letteratura, reading e set acustici nei giardini delle biblioteche milanesi”. Numerosi gli scrittori, italiani e non, invitati. Tra gli altri: Jonathan Coe, Matthew Sharpe, Bebo Storti, Luciana Littizzetto, Alessandro Piperno, Gianrico Carofiglio, Massimo Bubola, The Gang, Aldo Nove, Piero Colaprico. Ventisette appuntamenti, tredici biblioteche, quattro itinerari. Il tutto organizzato dalla casa editrice No Reply per conto del Comune di Milano Settore Biblioteche. A moderare gli incontri ci pensaranno i giornalisti Alessandro Bertante, Pietro Cheli, Alessandro Beretta; la saggista ed editor di No Reply Paola Bonini, e Leonardo Pelo. L’accesso a tutte le iniziative è gratuito e in caso di pioggia gli incontri avverranno nelle sale interne delle Biblioteche. Ora di inizio per tutte le serate: 21.30. Non resta che uscire di casa ed andare in giardino…
Info: www.labibliotecaingiardino.it – 02 88463500
Trastevere. Vicoli fioriti e stradine piccole. E’ in questo set che nasce la Libreria del Cinema, febbraio 2005. Nasce dalle ceneri della storica Libreria delle Donne, che aveva chiuso qualche tempo prima. Tra i soci (17 in tutto) nomi interessanti: Domenico Procacci (boss della fandango), Giuseppe Piccioni e Antonello Grimaldi (registi), Ludovico Einaudi (musicista), Jasmine Trinca (attrice). Il focus, ovviamente, è dedicato al cinema. Ogni libro pensabile e in commercio sul cinema lo si può trovare. Ma anche riviste e dvd, tanti dvd. Parola d’ordine resta comunque la qualità (ad esempio è possibile trovare la costosissima collana Raro Video). Rigenerata la mente e la vista, il corpo può essere adeguatamente attenzionato nella “caffetteria” (insalate varie, tortillas buonissime, risotti neri ai gamberi, vini). Frequentissimi gli incontri e le presentazioni di libri, video e documentari. Inoltre le pareti mensilmente ospitano mostre di artisti e fotografi affermati ed emergenti. Ciak si gira…
Via dei fienaroli n. 31/d – 00153 Roma
tel/fax 06/5817724 – info@libreriadelcinema.roma.it
www.lalibreriadelcinema.roma.it
Una rassegna che volge (e coinvolge) lo sguardo al confronto tra la danza, il mimo, la musica e le nuove tecnologie perché “la rigidità non ha cittadinanza nella repubblica dell’Arte”. Così dal 30/5 al 7/6 a Torino (e per la prima volta ad Alessandria) la sesta edizione del Festival Teatro Europeo prenderà vita e forma sul palcoscenico dei teatri e non solo: coinvolte le piazze, le vie e la città tutta.
Un drappo blu con la scritta “Chiuso, closed, fermé” ha “incappucciato”, il 22 aprile scorso, Finestra sul Mare scultura di Tano Festa sita nella spiaggia di Villa Margi, in provincia di Messina. La chiusura simbolica è voluta dal mecenate siciliano Antonio Presti che circa 20 anni fa l’aveva commissionata per Fiumara d’Arte, museo a cielo aperto completamente gratuito, donato ai siciliani “come omaggio alla Sicilia, a quella Sicilia contemporanea che, scegliendo la via della bellezza, decide di rappresentare l’impegno civile ed estetico dell’uomo con un proprio presidio”. La decisione nasce come “rifiuto del rifiuto” da parte delle Istituzioni a prendersi cura delle opere di Fiumara d’Arte che, col tempo, si stanno deteriorando. Nei pressi della Fiumara è possibile alloggiare presso L’Atelier sul Mare costruito dallo stesso Presti. L’albergo, non è solo un albergo. E’ la possibilità di vivere l’opera d’arte. Oltre alle 100 stanze “standard” vi sono 13 “camere d’arte” realizzate da artisti contemporanei, dove è possibile dormire in stanze luminosissime (“Energia”, 1992, Maurizio Michetti) o con “segni che corrono dai disegni rupestri alla scrittura moderna” (“Sogni tra segni”, 1994, Renato Curcio e Agostino Ferreri) oppure in letti con tre metri di diametro dove viene data la possibilità di “essere mare guardando il cielo” (“La torre di Sigismondo”, 1993, Raoul Ruiz). I prezzi delle camere d’arte sono vari e accessibili. L’incanto, lo stupore e la magia sono inclusi nel prezzo.
EtnaFest è il contenitore che raccoglie tutti gli eventi culturali organizzati dalla Provincia Regionale di Catania. In continuo fermento il calendario d’aprile. L’«evento» è previsto per il 10 quando Philip Glass musicherà le immagini del regista (ex frate cattolico) Godfrey Reggio. I due lavorano da tempo insieme e la Philp Glass Ansemble presenterà «un inesorabile ammasso trilogico hegeliano che diventa ode controversa della vita sulla terra». Per «Jazz Club» suoneranno Billy Bang Group (l’1/4) e Yusef Lateef Quartet (il 18/4). Per «Ai confini della musica» la Steve Martland Band suonerà il 22/4 e Looper & John Tilbury il 26/4. Per la sezione «Arte» la Cattedrale di Catania ospiterà «Lettere dei condannati a morte» un recital di letture di testi scritti dai condannati a morte. «La Sicilia della memoria» è il titolo della retrospettiva cinematografica dedicata alle immagini, ai volti, ai luoghi, alle storie e ai documenti del passato. Per giugno e luglio altri due imperdibili «momenti»: Alva Noto e Ryuichi Sakamoto (26/6) e John Zorn&Masnada (10/7)
Verrebbe da dirgli: “Fottuto Hank, puzzi ancora di alcool!”. Dopo la lettura de Il primo bicchiere, come sempre, è il migliore (Charles Bukowski, Minimum fax, 12,50 euro) è questo l’odore che ti rimane addosso: alcool e brandelli di vita, cazzotti, scopate e corse di cavalli. Le liriche sono parte di Open all night, antologia di poesia scritta a cavallo fra i ’70 e i ’90 e il testo originale a fronte permette, a chi può, di divagare nell’autentico. Bukowski non si smentisce alla faccia di chi considera il vasto repertorio di lettere e poesie qualcosa di “minore” rispetto ai racconti e ai romanzi. Tutte balle, da queste pagine trasuda tutto il grasso “bukowksiano”: “Ma non volevo una semplice / chiavata / volevo sfoggiare le mie / qualità. / sentivo di avere braccia grandi, / muscoli, no?, / e gambe possenti / che non so come ci ero nato e sentivo anche di avere / cose interessanti e insolite da dire, / così andavo avanti in dietro in mutande tracannando bicchieri / versando bicchieri, facendomi buchi nella canottiera con la brace della sigaretta / ma lei continuava a starsene / lì”.
Esiste il silenzio assoluto? Sembrerebbe di no per gli organizzatori di Echoes from the mountains – Suoni in alta quota che propongono, in occasioni dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, un viaggio artistico-sonoro con l’intento di guidare il pubblico dei giochi nel cuore delle olimpiadi tra i paesi che le ospitano e gli impianti di risalita. Ambienti e percorsi sonori per una interazione tra il mondo dei suoni e il mondo innevato della montagna, fatto di echi e microsuoni, di voci sussurrate, di freddi intensi. Per una riscoperta del suono perduto. Dall’11 al 26 febbraio nei comuni di Bardonecchia, Cesana, San Sicario, Sestiere e Salice d’Ulzio 11 artisti italiani e internazionali offriranno il loro contributo sonoro con istallazioni e altre diavolerie tra cui il Sound-Cube di Charlie Morrow, dove lo spettatore verrà immerso e sommerso dal suono in una struttura tridimensionale. Spettacolo nello spettacolo Chinook, nome di un vento montano secondo una tribu’ indiana del nord-ovest degli Usa. La performance del chitarrista americano Phil Kline produrrà “ambienti sonori multi-dimensionali” con l’aiuto degli spettatori muniti di registratori e audio cassette realizzate dallo stesso Kline. La “sinfonia” verrà portata in giro per una “passeggiata” sonora tra strade e stradine dei due paesi coinvolti: a Salice D’Ulzio il 14 febbraio, a Bardonecchia il 19. Nuove forme d’arte dunque, in cui la montagna, vera protagonista, avrà un ruolo attivo restituendo in echi i suoni dell’alta quota.
E’ quadrata e trasparente, ha una copertina “pop” disegnata da designer europei ed è un contenitore che veicola la comunicazione sui movimenti di una città in movimento. A Catania, che siate di passaggio o per un lungo periodo, per orientarsi, per sapere cosa c’è da fare, per non sbagliare è uno strumento nuovo e già di culto. La si trova in aeroporto, negli alberghi alla moda, in giro per il centro storico. Si chiama La Busta Magazine ed l’ultima arrivata nel panorama dei freepress che fungono da bussola notturna e culturale. Come la Citymapa-Catania a 5sensi, che traccia percorsi sensoriali, con cadenza semestrale (La busta invece è mensile), per orientarsi e perdersi con stile. Più sulla notizia (esce ogni 15 giorni) c’è Lapis-segnali di suoni e visioni che è la madre di tutti i freepress made in Catania. Nata nei primi anni ’90, quando il fermento nasceva e il Rolling Stone paragonava Catania a Seattle Lapis era già in giro a segnalare e supportare il movimento, la movida, i colori e i suoni delle notti barocche nella città siciliana che esplode tra vulcano e mare.
Viaggio al centro del medioevo dal 25 febbraio al 25 maggio in Val di Susa (To). Il Centro Culturale Diocesano, infatti, in collaborazione con la Regione Piemonte e numerosi altri enti organizza “Carlo Magno e le Alpi” una mostra che traccia la storia e la leggenda dei Carolingi e in particolare di Carlo Magno, primo grande imperatore europeo, che proprio in Valle di Susa ha vissuto una pagina fondamentale della sua fortuna. Due le sedi espositive: il Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa e l’Abbazia di Novalesa. Tra le varie cose saranno presentati diversi fra i più antichi e importanti manoscritti musicali della storia del Medioevo, alcuni dei quali prodotti nello scriptorium monastico grazie all’impulso dato dai Carolingi all’arte della musica. Da segnalare l’adesione del più importante centro medievistico mondiale: il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, che nell’ottobre del 2006 organizzerà a Susa un congresso scientifico internazionale sui temi dell’esposizione. Medievisti di tutto il mondo, unitevi!
ROMA. Via Catanzaro, 36. 06.44236024
Perché privarsi dei piaceri di un buon bar siciliano se si vive a Roma? Arancini, granite, gelati, cannoli, di paste di mandorla, torte al pistacchio, rosticceria tipica (cose buone con melanzane, funghi, olive, ecc): tutto questo è Mizzica. Nello specifico è un bar catanese, perché poi ogni provincia ha le sue di delizie e guai a mischiare sacro e profano. Basta prendere la metro e scendere a Piazza Bologna, lì le porte del paradiso vi si apriranno. Attenzione: nuoce gravemente alla salute dei golosi.
Roma – Via XXI Aprile, 06 86391656
Il MomArt ha aperto da circa 6 mesi, e va già fortissimo. Architettura minimal, colori freddi: grigio, nero, bianco, acciaio. Un tocco di vivacità? Il rosso delle sedie. I bagni, deliziosi, sono ornati con orchidee e istallazioni d’arte contemporanea. Si mangia di gusto (dalla pizza napoletana ai ravioli di cervo in salsa di noci e tartufo) e si beve, ovviamente. L’aperitivo con buffet (dalle 17 alle 21) è spesso sold-out. Prezzi contenuti. Il tutto su tre piani, più spazio all’aperto. Per un estate rovente.
Magma, mostra internazionale di cinema breve
Protagonista assoluto è il cortometraggio “come forma cinematografica indipendente dotato di un linguaggio proprio, alternativo e non subordinato a quello del lungometraggio” dice Luca Leotti dell’associazione Scarti che organizza il festival. 235 le richieste di partecipazione da circa 50 nazioni diverse. Questi i numeri della quarta edizione di Magma, mostra internazionale di cinema breve (dal 14 al 16 settembre) ad Acireale in provincia di Catania. Le sezioni in gara sono quattro: cortometraggio narrativo, cortometraggio documentario, cortometraggio sperimentale, cortometraggio di animazione e anche una sezione dedicata ai “fuori concorso”. Due le proiezioni giornaliere a prezzi ridottissimi (solo 2,50 €). L’atmosfera familiare e la cornice barocca della cittadina siciliana condiscono il tutto rendendo Magma un luogo ideale di incontro e discussione attorno al cortometraggio, ma soprattutto un veicolo per far circolare le migliori produzioni internazionali. A settembre, poi, il mare in Sicilia e ancora più bello…
(1031 battute)
www.magmafestival.org
Donostia SanSebastian International Film Festival
Il Donostia SanSebastian International Film Festival proietterà le sue emozioni, per la 53a volta, dal 15 al 24 settembre 2005 nell’omonima città a nord della Spagna. Varie le sezioni, da quella con i film “classici” alla sessione Zabaltegi con proposte “giovani”. Tre le retrospettive: una su Robert Wise (regista del indimenticabile West Side Story) e Abel Ferrara. La terza, “Rebellius and Untamed”, riguarda l’evoluzione sociale della donna. Tra gli altri: L’Onorevole Angelina con Anna Magnani e A Woman Rebels con Katharine Hepburn.
Mediterraneo Video Festival
La Rassegna Internazionale del Cinema Documentario Mediterraneo avrà, quest’anno, una location d’eccezione: l’Arena Archeologica di Paestum (Sa). Giunto alla 8a edizione, il tema centrale sarà il Paesaggio-Presagio. Dal 15 al 18 settembre.
Festival Internazionale del Cinema d’Arte
Al Palazzo della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, la IVª edizione dal 9 al 18 Settembre. Due sezioni: Cinema d’Arte, con tematiche ed immagini relative all’arte e Sottoeventi a tematica libera con film di durata non superiore ai 20 minuti.
http://www.teamitalia.com/pagine/filmfe … evento.htm
MilanoFilmFestival
Cortometraggi e lungometraggi di qualsiasi genere, formato e durata. Inoltre una retrospettiva dedicata a «Le Festival du Film Maudit» di Biarritz del 1949, e Incontri Italiani, momenti di discussione con registi italiani. La X^ edizione dal 15 al 25 settembre.
La Toscana è terra di cultura, mare e ottima cucina. Ma è anche terra che ospita grandi eventi artistici. Dunque, magari, tra una fiorentina e un castagnaccio, tra una Torre di Pisa e un Ponte Vecchio, dal 3 al 17 luglio, a Massa Marittima in provincia di Grosseto c’è la possibilità di assistere alla XIII edizione del Toscana Foto Festival. Tanti workshop in programma, ma soprattutto mostre da vedere e godere, gustare e annusare: Simonet, Fiorio, Ascolini, Jodice, e anche quelle dei vincitori dei numerosi premi delle passate edizioni. A queste si aggiungeranno le mostre con le foto del Fondo Franco Fontana, che è il direttore artistico del festival, e della Collezione Polaroid. Il piatto forte sarà la mostra delle straordinarie immagini di scena realizzate sul set del film “Il Popolo Migratore” di Perrin, Cluzaud e Débats e quelle, in anteprima, sul loro nuovo lavoro “Oceane”. Per interrompere l’ozio vacanziero, un aneddoto al dolce far nulla estivo, o forse una scusa per goderlo ancor di più…
Info :www.toscanafotofestival.com tel. e fax +39.0566.901526
Si inizia con l’Heineken Jamming Festival ad Imola dal 10 al 12 giugno. Sul palco: Vasco Rossi, Rem, Green Day, Garbage, Velvet Revolver, Billy Idol e Mercury Rev. Al PopEye Festival a La Spezia (25/6-2/7) sfileranno Patty Smith, Sonic Yout, Skatalies, Aftehorus e Cristina Donà. Da giugno a luglio il ChicoBum Festival a Torino. Non solo musica ma anche cabaret, spettacoli e una sezione dance che vedrà ospite di punta Goldie. Sempre a Torino a fine giugno (29/6-02/7) la seconda edizione del Traffic Torino Free Festival. Ospiti, in esclusiva per l’Italia, i New Order. Suoneranno anche i Throbbing Gristle accompagnati da Martin Gore dei Depeche Mode. Da segnalare lo showcase dei finlandesi Pan Sonic. Imperdibile l’appuntamento con il Rototom SunSplash Festival, dal 1 al 9 luglio ad Osoppo in provincia di Udine. Nove giorni dedicati alla cultura reggae con incontri, dibatti, proiezioni ma soprattutto tanta musica. Morgan Heritage, Skatalites, Sud Sound System, Gregory Isaacs sono solo alcuni dei nomi in cartellone. Al sud il Neapolis Festival (7 e 8 luglio) con Nick Cave, Kraftework, Tory Amos, AfterHours, Kasbian, Tom McRae e Marlene Kuntz. A Genova per il Goa Boa suonerà Beck il 23 giugno, King of Konvenience il 24 e poi dal 7 al 9 luglio tra gli altri Max Gazzè, Emir Kusturica e Meg. Per gli amanti del blues appuntamento obbligato, dal 8 al 10 luglio, con Pistoia Blues: B.B King, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry e tanti altri big.
Dulcis in fundo: Arezzo Wave Love Festival. Dal 12 al 17 luglio in vari punti della città la XIX edizione del più importante festival italiano che promuove la cultura giovanile in tutte le sue forme: letteratura, cinema, teatro, sport, fumetto, fotografia. Tra gli altri suoneranno: Motorhead, British Sea Power, Super elastic bubble plastic, PeckSniff, A Toys Orchestra, Yuppie Flu, Andrea Chimenti, Lura, LCD soundsystem e Antony and the Johnsons. Particolarmente interessante la Love Zone dedicata alla musica elettronica con un un parco giochi interattivo, fatto di installazioni video ed audio con cui il pubblico potrà interagire: “Ed allora avanti, c’è spazio per tutti: la techno di Bollywood, il funky di Rio, giapponesi punk, situazionisti tedeschi e rari esempi di italica controcultura”
Napoli – Di giorno a “spaccanapoli”, di notte al Neapolis. Impossibile non pensare di assaggiare un po’ di città se siete diretti al Neapolis Festival. Le pietanze metropolitane sono varie ed arcinote, quelle sonore assai prelibate e succulente. I maggiori: Deus, Tiga (dj set), Carlos Santana, Iggy Pop&The Stooges, Robert Plant&The Strange Sensations, Mouse On Mars, Liars, Jason Forrest aka Donna Summer, Howie B (dj set). Chiusura con Jovanotti, Fabri Fibra e Mondo Marcio. Come dire, vedi Napoli e poi muori.
La scenografia è mozzafiato: un maxischermo all’interno del Teatro Antico di Taormina e alle sue spalle il mare, defilata sulla destra l’Etna, imponente e magica. Negli anni ’60 e ‘70 la dolce vita “cinematografica” si trasferiva da Roma a Taormina tra le viuzze profumate di glicine e i bar dove granite e gelati rinfrescavano tutti e tutto. Gli echi di quel periodo rimangono forti e vivi. La 51^ edizione del Taormina Bnl Film Fest si svolgerà dal 11 al 18 giugno. Dodici film in gara quest’anno per la sezione Cinema nel Mondo, tra i quali Batman Begins di Cristopher Nolan in anteprima assoluta. Al mattino ci saranno le Lezioni di Cinema, a salire in cattedra Virna Lisi, Malcolm McDowell, Hugh Hudson e Bob Rafelson. Novità assoluta la mostra/mercato dedicata al Dvd e ai libri sul cinema che si terrà in Piazza IX Aprile. Gli ingredienti per la buona e consueta riuscita del Festival ci sono tutti. Taormina, mondana e luccicante, attende il “ciack” d’inizio, pavoneggiandosi un po’ e mostrando orgogliosa tutto il suo splendore
Strada Statale 114 per Gela Km. 69 – Catania
Tel. 095.571458
Ingredienti: un aranceto, piante di fichi d’india, tante palme e grappoli di gelsomino profumato sopra la consolle. Risultato? Uno dei club più interessante di tutta la Sicilia. I Mercati Generali, che è aperto anche d’inverno al chiuso dentro un palmento dell’800, d’estate, all’aperto, esplode in un sold-out continuo; vuoi per i djs internazionali che propongo eclettiche serate, vuoi per i concertini jazz e non solo, ma soprattutto per l’atmosfera idilliaca del posto, a pochi minuti di macchina da Catania, ma lontano dal caldo “lavico” urbano. In prima serata poi è aperta la pizzeria tra le piante d’arancio (gustosissima quella con zucchine, mozzarella, pomodorini e ricotta salata). In questi anni i Mercati Generali sono stati punto di riferimento per la promozione e la programmazione sul territorio di nuovi linguaggi espressivi ospitando spettacoli teatrali e performance, mostre d’arte contemporanea e reading di poesia, concerti di vario genere oltre che alle già citate serate danzanti.
Scade il 20 mangio il bando di partecipazione per l’edizione 2006 del Giffoni Music Concept. Il concorso quest’anno prevede una “quota rosa”. Verranno ammessi solo giovani band che hanno almeno una componente femminile. Al vincitore la possibilità di stampare 1000 copie promozionali del brano scelto e di suonare sul palco del Giffoni Film Festival.
giffonimc.it – t. 089.8023238
Corso Italia, 23. Catania. 095.7226264
Catani – Immaginate un locale in cui non solo si prende l’aperitivo di sera, ma si mangia anche a pranzo in maniera veloce e naturale: fiori commestibili, paste, insalate etc. Immaginate un negozio dove si possono acquistare oggetti di design: sedie, lampade, poltrone, bicchieri piatti, lettori cd impermeabili per la doccia, stampelle per i vestiti colorati, capi di abbigliamento femminili ricercati, etc etc. Immaginateli ora insieme questi due posti a Catania, nella via degli studi notarili e dei negozi alla moda e con un pizzico di fantasia avete immaginato Bonù, luogo dell’aperitivo a Catania frequentatissimo da giovani postlaureati già in carriera e da uomini e donne che non vogliono rinunciare alla bella vita. L’interno è essenziale arricchito da accessori di design, vasta scelta di riviste consultabili: architettura, moda, design, arte… Per chi poi volesse dissetarsi durante una serata molto calda, a disposizione numerose e strambe bottiglie di acqua minerale provenienti da tutta Europa.
Catania – “Può la danza entrare in contatto con l’architettura domestica?”
Questa la domanda su cui puntano i monoarchitetti (un inglese, un italo-tedesco e un siciliano), giovane ed eccentrico gruppo di architetti con base Catania. La loro attitudine antiaccademica li spinge a “fertilizzare architettura, design, artivisive, musica, comunicazione, marketing e ricerca sociale”. WINTER HOME andrà in scena in prima assoluta il 26 e il 27 febbraio a Catania. Realizzato col danzatore/attore Mike Winter della compagnia di Philippe Saire prenderà forma all’interno di un appartamento privato (via Teatro Massimo 16), ristrutturato dai monoarchitetti anche in funzione di questo “esperimento”. I soli quaranta spettatori ammessi si muoveranno per la casa. Un filmato live proiettato in soggiorno condenserà la giornata di un artista nel giorno del suo spettacolo. Poi Mike Winter danzerà materialmente tra poltrone e tavoli, tra pentole e fornelli, nel bagno. In ogni angolo della casa.
www.monoarchitetti.com IL PRINCIPE HOTEL
Via Alessi, 24 – 95124 Catania. Tel 095.2500345 – www.ilprincipehotel.com
L’unione tra design moderno e architettura tradizionale si fonde in stanze raffinate, accoglienti e ricche di comfort (dall’idromassaggio alla tv al plasma). La riservatezza diventa calore. Il parcheggio in pieno centro un valore aggiunto. C’è anche il bagno turco per un relax completo. I prezzi variano dai 104 euro di una singola ai 354 della suite. Dai balconi si ammira il barocco delle chiese di via Crociferi e la scalinata Alessi, centro della movida catanese nel cuore pulsante della città.
via teatro massimo 16 – Catania
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www.monoarchitetti.com – info@monoarchitetti.com
“Fertilizzare architettura, design, arti visive, musica, comunicazione, marketing e ricerca sociale”. Questo il marchio di fabbrica di monoarchitetti, studio nato a Catania nel 2004 composto da un’inglese, Nigel Allen, un italio-tedesco, Axel Bonura, e da un siciliano, Giuseppe Parito. Un piccolo studio di provincia? Per nulla, “attualmente, spiega Nigel Allen, siamo impegnati, in collaborazione con altri studi, in Kenia con un progetto di ristrutturazione di un ospedale, a South Kensington (quartiere “in” di Londra, ndr) con un appartamento e al confine tra la Valle da Osta e il Piemonte con una cascina”. A Catania, tra le tante cose, hanno progettato il centro di culture contemporanee Zo e Scenario Pubblico teatro e spazio multi-disciplinare. A febbraio hanno realizzato lo spettacolo WinterHome, con la collaborazione di Mike Winter, tentando di far interagire la danza con un’architettura domestica. “E’ l’unione di esperienze e conoscenze diverse, background geografici diversi – afferma Axel Bonura parlando dello studio. E’ l’idea di miscelare e miscelarsi, stupire e stupirsi, dare e ricevere. Progettare e progettarsi.” Dunque un modo nuovo di intendere il mestiere di architetto, almeno per la realtà, quella sì molto provinciale, catanese. Ma cosa caratterizza il lavoro dei monoarchitetti? A rispondere è Giuseppe Parito: “Una concreta versatilità nelle idee, nei linguaggi e nell’uso di essi. L’Etna e l’Europa. «L’occidente», il «mediterraneo», il «centro», la «periferia»: gli spazi di
Catania – Capodanno in alto mare. Questa l’idea più cool che avranno a disposizione i catanesi per festeggiare il 2005. Una minicrocierà che partirà da Catania, passerà dai Faraglioni di Acitrezza per ammirare i consueti fuochi d’artificio che ogni anno illuminano la costa, per arrivare in piena notte sulle coste di Taormina e far ritorno solo all’alba. Il prezzo è contenuto, compreso il cenone si pagherà 120€ a cui si aggiungono 30€ per chi volesse trattenersi nelle lussuosissime cabine privè fino alle 12 dell’uno gennaio. All’interno oltre a brindare all’anno nuovo ci saranno 3 sale, una in cui vari dj si alterneranno ai piatti selezionando pezzi storici degli anni ‘70 e ’80 per i nostalgici della dance, un’altra dedicata alla house e alla commerciale e l’ultima con un tranquillo pianobar. L’idea, di Andrea Bonina (Business Services), è indubbiamente molto suggestiva considerato lo scenario naturale e porta una ventata di novità alle solite iniziative di capodanno ormai logore e noiose.