[da FrizziFrizzi] Una volta, durante un esame di Letterature Comparate, il professore mi chiese qualcosa. Non ricordo cosa, ma ricordo la risposta che diedi: “Non esiste un viaggio senza ritorno”. Un concetto probabilmente per nulla originale, sicuramente sentito e risentito che però ha accompagnato molto del mio modo di vivere, di fare, di interagire. Ho sempre pensato di poter tornare una volta partito, di poter quindi riavere la sicurezza di una casae quindi di non volerla cercare nel viaggio. Di stare scomodo, senza appoggi o appigli. Di perdermi, di fare un giro senza meta. Fare sì programmi e avere punti di riferimento, ma di non dover essere loro schiavo.
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bel post