Pur essendo del 2023, in Italia L’innocenza è in distribuzione dal 22 agosto e probabilmente non c’è miglior periodo dell’anno per vederlo: in questi giorni di passaggio tra la fine dell’estate e l’autunno che ancora deve iniziare, dove il sole gioca con la pioggia improvvisa, dove i cambi di direzione avvengono senza che ci sia una spiegazione.
Il film ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, realizzata da Yūji Sakamoto, al Festival di Cannes. La colonna sonora è stata realizzata da Ryuichi Sakamoto, l’ultima della sua vita e anche in questo caso come in tanti altri, molto ben riuscita. Il regista è Hirokazu Kore’eda autore tra gli altri di Un affare di Famiglia del film che vinse la Palma D’oro sempre a Cannes.
Il film racchiude dentro di sé varie storie che camminano parallele incontrandosi in più punti per poi confluire non in un luogo, ma in un sentimento che non ha colpe o responsabilità. Lo fa attraverso personaggi di età ed inquietudini diverse, svelando come una storia può avere più verità a seconda del punto di vista con cui vi accediamo e che questa molteplicità è l’unico modo per provare a raccontare la complessità, ad esempio, di un desiderio in divenire.
Sono contento di averlo visto, in una sera di cambio-estate, all’arena, con un filo di vento.
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