La domanda è più che spontanea: ma il rockabilly e Catania cosa hanno in comune? D’istinto uno direbbe: “nulla”. A torto però. I Boppin’kids lo dimostrano. Loro a metà degli anni ottanta, a colpi di ciuffi, vestiti improponibili e tanto sound, riuscirono a farsi ascoltare in giro per l’Europa e non solo. E’ successo anche che un fan giapponese comprasse un loro disco con degli errori di stampa a 900 dollari su Ebay. Ora, dopo 18 anni, si riuniscono e ritornano sul palco. La voce, il front man, di allora e di ora, è Orazio Grillo, a cui rivolgiamo queste domande per ricostruire un po’ i tasselli di questa storia rock’n’roll.
In che anno nascono i Boppin e com’era la scena catanese in quegli anni?
Orazio Grillo 15 anni chitarra e voce ed Emilio Catera 13 batteria: siamo letteralmente folgorati da un programma radiofonico in una delle prime radio private catanesi, Radio Esmeralda, condotto dai fratelli Bartoli che propone rock’n’roll, rockabilly, punk e derivati. Decidiamo immediatamente di inseguire un sogno: mettere in piedi una band di rockabilly! Reclutiamo un nostro amico Arduino La Porta che si compra “sottopressione” un contrabbasso e via a suonare. Cosi nascono i Boppin Kids, la mia cameretta come sala prove e una pila di dischi degli anni 50 e i primi singoli dei Clash, Ramones e Cramps, Fuzztones come alternativa. Successivamente un anno più tardi convinciamo Blasco che iniziava anche lui giovanissimo, suonava non troppo bene una chitarra a 12 corde alla
Bennato a passare al contrabbasso oggetto di culto per una formazione di rockabilly che si rispetti, così in pochi mesi diventa ufficialmente il bassista del trio con risultati stupefacenti.
La band è fatta: iniziamo subito a fare concerti nelle scuole, nelle discoteche, nelle palestre ovunque si potesse avere uno spazio per massacrare i classici degli anni 50 ed esibirci già con l’intento di diventare delle rockstar.
Quando?
Tutto questo a Catania nel ’85, c’era una fortissima scena rock con i Bartoli che erano riusciti a fare una vera e propria scena rockabilly in città. La discoteca Empire che una volta alla settimana si trasformava, anche se solo per una notte, in un club fumoso di Londra o di Las Vegas, c’era anche la parte dark, punk, new wave della città. Denovo compresi, ma non correva buon sangue diciamo che si lottava per imporsi, ma tutti dei veri “pionieri”. Catania infatti era ancora ben lungi dall’essere soprannominata la Seattle d’Italia, c’era molta delinquenza e pochi spazi per i giovani. Anzi mi ricordo delle grandi difficoltà oggettive nell’essere pettinati e vestiti in modo eccentrico: si doveva fare a botte o quantomeno evitare di prenderle. Un orecchino era già un sacrilegio e le creepers scarpe di camoscio colorato si dovevano difendere dalle occhiate sardoniche e sfottenti di molti catanesi dell’epoca. La città era molto chiusa e difficile da vivere.
Come è avvenuto il contatto con la Polygram, come si chiamava e quando è uscito il primo disco per loro?
A un concerto in una discoteca il proprietario di un negozio storico di dischi di Catania “Rock 86” venne nello sgabuzzino adibito a camerino e ci disse: “Ragazzi volete fare un album?” Era il nostro sogno no? In 12 ore registrammo il primo album “GO wild”che conteneva oltre a pezzi originali scritti da me, una cover in stile rockabilly di Tainted Love dei Soft Cell. Il successo fu immediato tutti volevano i Boppin, Arbore ci invitò a Quelli della notte e a Doc,cominciammo a suonare dappertutto compreso Londra al famossissimo Hemsby Festival tempio del rockabilly dove nessun altra band italiana ha mai suonato. Tre mesi dopo la Polygram ci mise sotto contratto e l’album Go Wild è considerato worldwide un vero e proprio evergreen del rockabilly per chiunque “in tutto il pianeta” ascolti rock’n’roll rockabilly o psychobilly Go Wild e i Boppin Kids sono un Must! Inoltre due edizioni di Sanremo Rock, tre album, centinaia di concerti e un fan base che seguiva il trio letteralmente ovunque.
Come e quando avete deciso di riunirvi
Ho aperto una pagina su myspace (myspace.com/officialboppinkids, ndr) e in pochi giorni mi sono reso conto che la fan base della band era cresciuta con un passaparola incredibile. Grazie alla rete avevamo fans ovunque Europa,Usa, Japan. Due settimane dopo ci ha invitato a suonare come headliner il Festival di Calella a Barcellona in Spagna giunto alla 16 esima edizione e da sempre
uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale per questa musica, che da due anni sta avendo una seconda giovinezza in tutto il mondo. Ancora una volta io e Emilio decidiamo di tuffarci a capofitto nella nostra musica con la stessa determinazione ma con molta esperienza in più sia musicale che professionale. L’esordio dopo 18 anni da allora avviene a Barcellona il 26 Giugno 2008! Da li non ci siamo più fermati!
Quando è uscito il disco con i vecchi successi e quando e com’è nata la reunion.
La raccolta si chiama The Ultimate Worst of è uscita il 6 febbraio in tutta Europa da Marzo anche in Usa e Giappone dove andremo a fare molte date dall’ estate prossima. In Giappone e California esistono addirittura due fan club dei Boppin e la prima canzone che ho scritto a 16 anni Fire in My Soul è la coanzone di apertura delle serate rock’n’roll al Blues House di Los Angeles di Dan Akroid
Dove avete suonato nel 2008?
Barcellona, Amburgo, Essen, Anversa, Alicante, Madrid, Dublino, Rotterdam. Al Summer Jumboree a Senigallia con Gli Stray Cats ad agosto, per la seconda volta con i più importanti di tutta la scena rockabilly mondiale. E poi Verona, Vicenza, Padova, Recanati, Siena, Roma, Varese, Catania (sold out!), Milano. Ma molte date sono date da fare: tour europeo a luglio con molte tappe importanti in Italia per tutto il 2009
Quando uscirà il disco nuovo
L’album che è una vera scheggia e ci piace da matti uscirà a fine giugno. Lo presenteremo in Nateprima al Festival Di Postam a Berlino, altra pietra miliare dei festival rockabilly internazionali, il 31 Maggio. Il titolo è Last train to Hell.